MOVIMENTO EUROASIATICO
Sostenitori Italiani del Movimento Internazionale Eurasiatico di Alexander Dugin
martedì 6 novembre 2018
giovedì 9 agosto 2018
Documento Politico EURASIA Sezione Italiana
PRIMA GLI ITALIANI. PERCHE’ L’ITALIA E’ SACRA PER LA CREAZIONE DI UNA RINASCITA FORTE COME L'ITALIA
CHE VERRÀ.
Diverse correnti esoteriche e alcune figure chiave in ambito
spirituale, fra cui Rudolf Steiner, concordano nel suddividere la storia
dell’Umanità in Ere o Eoni, di cui farebbe parte anche l’Era dell’Acquario, in
cui ci stiamo inoltrando, ancora ancorati alle vecchie logiche dell'Era dei
Pesci. L'era dei Pesci è stata l'Era del Cristianesimo, iniziata appunto
attorno all'anno 0. L'era dell'Acquario è alle porte e sarà l'Era della rinascita
intoriore sacra, della fusione tanto attesa di raziocinio e sentimento, di un nuovo
livello di coscienza collettiva mutuata dalla maturazione dell'esperienza di
coscienza individuale. Se inoltre volessimo guardare alla nostra Terra in modo
olografico, come se fosse uncorpo umano, il punto corrispondente al cuore
sarebbe proprio l'Italia. Non è un caso che duemila anni fa essa fece da culla all'Impero
più forte e duraturo. E non è un caso che oggi da qui ripartirà una rinascita mondiale:
un vero e proprio rinascimento dei Popoli e delle Coscienze come entità forti e
armoniche.
LA FORMAZIONE DEL CUORE MILITANTE
INTRODUZIONE
Intendiamo
qui proporre l’istituzione di una “Intellighenzia” organica (da noichiamata
Cuore Militante, per una innovazione semantica convincente scevra da rigurgiti
passati autoscreditanti) per consolidare e irrobustire ulteriormente il consenso
popolare per la Lega, ovvero elaborare
una Weltanschauung Leghista di riferimento per rendere tale consenso ancor più
largo, stabile e duraturo. Uniti nel
destino dei due Popoli Cristiani, Ortodosso e Cattolico, si avrà un occhio di particolare riguardo verso la Prospettiva Sovranista ed
Eurasista,nonché verso la Quarta Teoria Politica di Aleksandr Gel’evic Dugin,
noto filosofo e ideologo russo vicino alla presidenza russa. In tale
ottica, saranno stretti e reciproci i rapporti e
le collaborazioni che tale Cuore Militante italiano stabilirà con analoghe
istituzioni emanate dal Partito Russia Unita di Vladimir Vladimirovic Putin. Le analogie,
senza ombra di dubbio, sono molte. Entrambi i popoli sono stati privati della
matrice sacra: il comunismo ateo in Russia e il
consumismo ateo occidentale in Italia hanno spostato fuori dall'individuo le
necessità reali e fondanti della persona. Se
inizialmente la religione dogmatica fu la tesi e l'ateismo del XX secolo ne fu l'antitesi,
non possiamo che essere concordi su quanto segue: con le energie della nuova Era siamo chiamati a trovare la Sintesi. Si tratta
perciò di mettere in campo un formidabile Rinascimento/Rivoluzione
sacrale rispetto allo scenario odierno privo di valori sacri per l'Uomo,
scenario dominato
ovvero dal blocco mondialista mercantile/capitalistico/finanziario, edulcorato dai suoi pseudointellettuali menzogneri e
manovrato da forze di potere
tecnocratiche e neo-oligarchiche. Centrale è il
problema del sèguito: queste forze di potere che campeggiano dall'assassinio
di JFK, figura centrale del Novecento che avrebbe potuto ripristinare l'Ordine
della Luce, hanno uno straordinario sèguito nelle coscienze delle persone. Tramite mass-media, personaggi-modello, cinematografia dai sentimenti
stereotipati, musica dai ritmi primitivi, tendenze blasfeme, dichiarazione di
guerra alla famiglia e diffusione della pornografia queste forze di potere hanno lusingato la parte più
trasgressiva dell'Uomo,
che ha ceduto (non senza travaglio) a un Inconscio Unico omologante e depauperante. L'uso massivo
di psicofarmaci nella nostra società è la chiara spia che questo modello di
Inconscio Unico è stato assimilato con dolore: la missione del Cuore Militante
italiano sarà restituire lo Scettro del Potere e della Conoscenza alle Forze Luminose della Vita e della Giustizia, lasciando
quelle del caos e delle tenebre senza il vitale sostegno delle persone, ormai
pronte a questa liberazione.
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In conclusione, tale liberazione non può che essere guidata da una
elitepreparata e ben conscia della delicatezza di tale operazione, che però operi solo e unicamente per il Bene e
l’interesse degli italiani e per la riscoperta dei Valori Superiori del Sacro e
della Vita, nonché per la preparazione del “Ritorno all'Eterno” (cit. A.G.
Dugin).
1. CAOS GEOPOLITICO: LA RUSSIA E NOI
La menzogna storica di cui si nutre l'Occidente è funzionale alla
ricerca del nemico fittizio: siamo stati da sempre indottrinati con tutti i
mezzi a pensare che la Russia e il Comunismo fossero la stessa cosa. Qualora si
volesse approfondire la spinosa tematica ci si potrà attenere all'ultima fatica
letteraria di Aleksandr Isaevic Solzhenitsyn, scritta
prima di morire, “Duecento anni insieme”. Qui troveremo
la testimonianza più grande del fatto che il Comunismo in Russia fu un
esperimento in vitro deciso a priori e perpetrato sulla vita delle persone –
esperimento di matrice estera apolide, non certamente russa. Valutare
quindi il grande popolo russo, eccellente in ogni branca del sapere, con
sentimenti di paura, disprezzo, sospetto e inimicizia è un grande errore storico oltre
che politico. Nonostante questi sentimenti i russi ci amano come nazione e
come popolo, a differenza, per esempio, dei paesi-traino della UE che guardano
all'Italia con grandissima sufficienza e senso di superiorità. Vedere un nemico nella Russia è una credenza popolare da
rivisitare con ogni possibile mezzo. Il comunismo
è in una fase di ritorno proprio ora, perché, attenendosi alla famosa frase di
Karl Marx “la storia si ripete sempre due volte, la prima volta in forma di
tragedia, la seconda come farsa”, ora il comunismo è molto più subdolo e il suo
progetto finale non è in questo caso espropriare la proprietà privata, ma
la proprietà di pensiero,
religione, specifica sessuale e appartenenza etnica. Questa farsa va ostacolata col ritorno al Sacro, ovvero ai
principi fondanti dell'Uomo in quanto tale.
2. OLTRE IL GRANDE SCISMA:
RIUNIFICAZIONE TRA CATTOLICESIMO E ORTODOSSIA
“Ma se proprio vuoi una regola, ecco cosa
ti posso dire: sii saldo nella fede, e non per
timore dei peccati, ma perchè è molto
piacevole per un uomo intelligente
vivere con Dio”
(V. Solov’ev, I tre dialoghi e il racconto
dell’Anticristo)
Quanto sin
qui enunciato va dunque tradotto sul piano pratico con un impegno senza
precedenti verso quella che Vladimir Sergeevic Solov’ev definiva la Bogocelovecestvo, la Divinoumanità, condizione teleologica verso cui l’umanità si sta
dirigendo in questa Nuova Era, quando “Dio sarà tutto in tutti” e si completerà il processo di evoluzione cosmica in
corso. All’uomo “rinato” è assegnato il compito di abbracciare consapevolmente
e con autentico spirito amorevole questa missione di salvezza dell’umanità e del cosmo (mai come ora minacciato dalle
forze nichiliste e disgregatrici del Mondialismo e del Pensiero Unico), di reintegrazione e apocatastasi, seguendo l’esempio Luminoso del Cristo. In questa
sede proponiamo un riavvicinamento progressivo e definitivo dei due polmoni sacri della Cristianità:
Cattolicesimo e Ortodossia, in una rinnovata e potente forza che possa finalmente
porre un argine al nichilismo imperante. Questa forza
prende il nome di ”katechon”, termine che
indica l'ostacolo, l'impedimento, ciò che impedisce la venuta dell'Anticristo. Chiaramente sarebbe auspicabile che questo processo si compiesse a
livello dei vertici ecclesiastici, ma parallelamente e ancora più sentitamente
deve compiersi nel tessuto del popolo e della società civile, mai come ora permeata
da logiche dissacranti e snaturanti (propugnate come normalità).
Il taglio di questo abbraccio sacro non vorrà essere
di tipo confessionale e mistico (anche se sviluppi
circostanziati e individuali di questa propensione non
possono che essere benefici), bensì come
un’adesione, se vogliamo anche di carattere
prettamente laico, ad una matrice culturale di fondo
irrinunciabile che riporti il senso del Sacro
nell'Uomo, nella Famiglia e nella Società.
Inoltre uno sviluppo armonico di questi concetti potrebbe
ricomporre le divergenze tra Scienza, Filosofia e Fede, non più viste come
scisse e contrapposte, ma necessariamente saldatate nella Sophia Perennis e nel
rispetto della Vita e della Natura. In Russia
questa bussola culturale da almeno un
decennio orienta verso il Giusto la Politica e il Popolo; è perciò ora assolutamente
urgente che venga adottata in questo particolare momento storico come punto di
riferimento per l'intera
Europa, che ora come mai prima guarda all'Italia con incredibile attenzione.
3. LETTERATURA COME DIFESA DALLA MENZOGNA
“Nel tempo dell'inganno universale
dire la verità è un atto rivoluzionario”
George Orwell
Le forze
politiche che assediano da sempre gli organi vitali degli Stati Nazione (si veda il military-industrial complex americano, la Quinta
Colonna russa o solamente il Deep State italiano di cui la RAI è solo la punta
d'iceberg) hanno un
grandissimo difetto: si comportano tutti esattamente alla stessa maniera, ossia mentendo al popolo. Alla luce di
questa intenzione invitiamo tutti a rileggere il romanzo profetico “1984”, che
profetico non è affatto visto che Orwell era cosciente di ciò che scriveva,
essendo lui un iniziato nel back office dei poteri
forti democratici. Sostituite il
1984 col 2018. Il Partito Unico col pensiero unico mondialista. Il Ministero
dell'Amore con le ONG. Il Ministero della Verità con l'accanimento verso le fake
news. E così via. Tutto torna. Ciò che ci aiuta, in Orwell, è il concetto di “psicoreato”:
l'obiettivo è sempre stato quello di rendere impossibile un pensiero critico
individuale. Anzi, non solo impossibile, ma anche proibito. La “psicopolizia” sono i nostri opponenti, che ormai non si
dedicano più a fare politica, bensì a servire il pensiero unico e i suoi
dettami imposti. Si veda a questo proposito l'atteggiamento arrogante,
diffamatorio e superbo di tutti questi servi del Pensiero-Partito Unico. In un quadro così chiaro risulterà doveroso spiegare alle persone
comuni che il fango con cui vengono sporcati i leader sinceramente democratici
non è che menzogna e blandizia. D'altronde, Orwell è sempre stato un classico apprezzato
da tutti, la sua penna convincerà le coscienze.
4. LA SOVRASTRUTTURA METAPOLITICA DEL SUPERSOGGETTO: “LA LEGA DELLE
LEGHE”
Alla luce di
tutto questo impianto filosofico-culturale, appare chiaro che la situazione
richiede l’individuazione politica di un Soggetto che sappia armonizzare al suo
interno le diverse istanze, fare della Molteplicità un’Unità e rendere
possibile e attuale il confluire dei mille dispersi rivoli populisti e sovranisti
in una sola forza omogenea e organicamente strutturata. Data la
complessità dell’operazione, quantunque agevolata da flussi inconsci collettivi in
corso e crescenti, è anzi auspicabile che tale
Soggetto politico si autoidentifichi e riconosca come Supersoggetto, colonna
portante della Sovrastruttura metapolitica che deve costruire in Europa e in
Eurasia (si precisa qui
che andrà anche trovata una nuova ed efficace denominazione semantica per questo Nuovo Ente Geopolitico). Non c’è alcun dubbio, specialmente dopo le
formidabili dichiarazioni d’intenti di Matteo Salvini durante il raduno di
Pontida, che questo Supersoggetto deve essere incarnato da una “Lega delle
Leghe”, contenitore ideologico e laboratorio politico-culturale a cui il Cuore
Militante è pronto sin da subito a fornire contributo e supporto degno. Pare ormai
chiaro che molte realtà politiche di destra stiano crescendo in consenso in
ogni Stato Europeo. Ogni Nazione sta rivendicando il suo naturale e sacrosanto diritto
a essere in primis Nazione, ovvero sovrana di sé stessa, e solo in ultima
battuta partecipe di quella che ci viene imposta di chiamare Unione Europea. Volendo fare
un doverosissimo distinguo storico e politico, ciò che la edulcorata lingua del
Pensiero Unico chiama Unione Europea, non è che la Paneuropa tecnocrate e
anti-democratica voluta dai poteri forti neo-oligarchici negli anni
Venti. Tutto il XX
secolo è stato speso nella pedissequa realizzazione di un soggetto sovranazionale
che potesse espropriare le nazioni del Vecchio Continente dalla loro sovranità
naturale. Il risveglio
di partiti genuinamente sovranisti sta ora mettendo in difficoltà questo
progetto paneuropeo secolare, al quale si dovrà fare fronte con ogni mezzo
possibile. L'Unione
Europea non è messa in discussione per i suoi principi nobili di pace tra i popoli,
fratellanza tra etnie ben tutelate nella loro tradizione e diversità, per la
possibilità di confronto tra culture o anche solo per la comodità delle frontiere
aperte. Le destre europee dovranno
fare fronte contro la perniciosità
di organismi non eletti, studiati a tavolino per produrre crisi, nonché contro il tipo di cittadino standard che
si vorrà ottenere entro poche generazioni. Le destre europee si consorzieranno sull'onda lunga della Lega italiana, perché
queste destre amano tutelare i propri popoli proprio come figli. Sarà
fortemente auspicabile un modello di Stato
severo e disciplinante, educativo ma amorevole, tutte caratteristiche che giovano
alla salute della propria popolazione-prole, ora più che mai rimasta sola di
fronte al proprio destino. Lo Stato-Padre che
sostengono le destre europee (ma anche lo stesso Putin, alfiere della
Quarta Teoria politica alla quale vorremmo ispirarci*), è un tipo di istituzione
che non produrrà mai dei
cittadini-figli votati alla lascività dei costumi, al vuoto spirituale e all'oblio della
precarietà. Gli Stati che educano al libertinaggio dei costumi sono Stati
complici del progetto di plagio dell'umanità, un'umanità a cui tutto verrà
permesso, passo dopo passo, fino a raggiungere l'abisso dell'autodistruzione.
Noi lotteremo fino in fondo contro la stupidità di un modello che
vìola socialmente, antropologicamente, filosoficamente e culturalmente le fondamenta
del Continente più evoluto e sacro della storia umana.
Martina Frezzotti e Pietro Fraccavento
portavoci italiani del
Movimento Internazionale Eurasiatico
* Quarta Teoria politica di A. G.
Dugin
La Quarta Teoria Politica è un
autentico crocevia di passato, presente e futuro, che discute l’esaurirsi delle
categorie della modernità e gli scenari a venire, teso a superare le tre teorie
politiche della modernità – liberalismo, fascismo e comunismo – le quali, dopo aver
infiammato il Novecento, «secolo delle ideologie» par excellence, hanno perso
forza propulsiva, dimostrandosi incapaci di interpretare il nuovo. Occorrono
nuove ermeneutiche, nuove prassi, nuovi metodi: sono le sfide del nostro tempo
a chiedercelo. E noi dobbiamo essere alla loro altezza.
martedì 24 luglio 2018
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