giovedì 9 agosto 2018

Documento Politico EURASIA Sezione Italiana





PRIMA GLI ITALIANI. PERCHE’ L’ITALIA E’ SACRA PER LA CREAZIONE DI UNA RINASCITA FORTE COME L'ITALIA CHE VERRÀ.

Diverse correnti esoteriche e alcune figure chiave in ambito spirituale, fra cui Rudolf Steiner, concordano nel suddividere la storia dell’Umanità in Ere o Eoni, di cui farebbe parte anche l’Era dell’Acquario, in cui ci stiamo inoltrando, ancora ancorati alle vecchie logiche dell'Era dei Pesci. L'era dei Pesci è stata l'Era del Cristianesimo, iniziata appunto attorno all'anno 0. L'era dell'Acquario è alle porte e sarà l'Era della rinascita intoriore sacra, della fusione tanto attesa di raziocinio e sentimento, di un nuovo livello di coscienza collettiva mutuata dalla maturazione dell'esperienza di coscienza individuale. Se inoltre volessimo guardare alla nostra Terra in modo olografico, come se fosse uncorpo umano, il punto corrispondente al cuore sarebbe proprio l'Italia. Non è un caso che duemila anni fa essa fece da culla all'Impero più forte e duraturo. E non è un caso che oggi da qui ripartirà una rinascita mondiale: un vero e proprio rinascimento dei Popoli e delle Coscienze come entità forti e armoniche.


LA FORMAZIONE DEL CUORE MILITANTE 

INTRODUZIONE

Intendiamo qui proporre l’istituzione di una “Intellighenzia” organica (da noichiamata Cuore Militante, per una innovazione semantica convincente scevra da rigurgiti passati autoscreditanti) per consolidare e irrobustire ulteriormente il consenso popolare per la Lega, ovvero elaborare una Weltanschauung Leghista di riferimento per rendere tale consenso ancor più largo, stabile e duraturo. Uniti nel destino dei due Popoli Cristiani, Ortodosso e Cattolico, si avrà un occhio di particolare riguardo verso la Prospettiva Sovranista ed Eurasista,nonché verso la Quarta Teoria Politica di Aleksandr Gel’evic Dugin, noto filosofo e ideologo russo vicino alla presidenza russa. In tale ottica, saranno stretti e reciproci i rapporti e le collaborazioni che tale Cuore Militante italiano stabilirà con analoghe istituzioni emanate dal Partito Russia Unita di Vladimir Vladimirovic Putin. Le analogie, senza ombra di dubbio, sono molte. Entrambi i popoli sono stati privati della matrice sacra: il comunismo ateo in Russia e il consumismo ateo occidentale in Italia hanno spostato fuori dall'individuo le necessità reali e fondanti della persona. Se inizialmente la religione dogmatica fu la tesi e l'ateismo del XX secolo ne fu l'antitesi, non possiamo che essere concordi su quanto segue: con le energie della nuova Era siamo chiamati a trovare la Sintesi. Si tratta perciò di mettere in campo un formidabile Rinascimento/Rivoluzione sacrale rispetto allo scenario odierno privo di valori sacri per l'Uomo, scenario dominato ovvero dal blocco mondialista mercantile/capitalistico/finanziario, edulcorato dai suoi pseudointellettuali menzogneri e manovrato da forze di potere tecnocratiche e neo-oligarchiche. Centrale è il problema del sèguito: queste forze di potere che campeggiano dall'assassinio di JFK, figura centrale del Novecento che avrebbe potuto ripristinare l'Ordine della Luce, hanno uno straordinario sèguito nelle coscienze delle persone. Tramite mass-media, personaggi-modello, cinematografia dai sentimenti stereotipati, musica dai ritmi primitivi, tendenze blasfeme, dichiarazione di guerra alla famiglia e diffusione della pornografia queste forze di potere hanno lusingato la parte più trasgressiva dell'Uomo, che ha ceduto (non senza travaglio) a un Inconscio Unico omologante e depauperante. L'uso massivo di psicofarmaci nella nostra società è la chiara spia che questo modello di Inconscio Unico è stato assimilato con dolore: la missione del Cuore Militante italiano sarà restituire lo Scettro del Potere e della Conoscenza alle Forze Luminose della Vita e della Giustizia, lasciando quelle del caos e delle tenebre senza il vitale sostegno delle persone, ormai pronte a questa liberazione.

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In conclusione, tale liberazione non può che essere guidata da una elitepreparata e ben conscia della delicatezza di tale operazione, che però operi solo e unicamente per il Bene e l’interesse degli italiani e per la riscoperta dei Valori Superiori del Sacro e della Vita, nonché per la preparazione del “Ritorno all'Eterno” (cit. A.G. Dugin).


1.  CAOS GEOPOLITICO: LA RUSSIA E NOI

La menzogna storica di cui si nutre l'Occidente è funzionale alla ricerca del nemico fittizio: siamo stati da sempre indottrinati con tutti i mezzi a pensare che la Russia e il Comunismo fossero la stessa cosa. Qualora si volesse approfondire la spinosa tematica ci si potrà attenere all'ultima fatica letteraria di Aleksandr Isaevic Solzhenitsyn, scritta prima di morire, “Duecento anni insieme”. Qui troveremo la testimonianza più grande del fatto che il Comunismo in Russia fu un esperimento in vitro deciso a priori e perpetrato sulla vita delle persone – esperimento di matrice estera apolide, non certamente russa. Valutare quindi il grande popolo russo, eccellente in ogni branca del sapere, con sentimenti di paura, disprezzo, sospetto e inimicizia è un grande errore storico oltre che politico. Nonostante questi sentimenti i russi ci amano come nazione e come popolo, a differenza, per esempio, dei paesi-traino della UE che guardano all'Italia con grandissima sufficienza e senso di superiorità. Vedere un nemico nella Russia è una credenza popolare da rivisitare con ogni possibile mezzo. Il comunismo è in una fase di ritorno proprio ora, perché, attenendosi alla famosa frase di Karl Marx “la storia si ripete sempre due volte, la prima volta in forma di tragedia, la seconda come farsa”, ora il comunismo è molto più subdolo e il suo progetto finale non è in questo caso espropriare la proprietà privata, ma la proprietà di pensiero, religione, specifica sessuale e appartenenza etnica. Questa farsa va ostacolata col ritorno al Sacro, ovvero ai principi fondanti dell'Uomo in quanto tale.


2.  OLTRE IL GRANDE SCISMA:
RIUNIFICAZIONE TRA CATTOLICESIMO E ORTODOSSIA

“Ma se proprio vuoi una regola, ecco cosa
ti posso dire: sii saldo nella fede, e non per
timore dei peccati, ma perchè è molto
piacevole per un uomo intelligente
vivere con Dio”
(V. Solov’ev, I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo)

Quanto sin qui enunciato va dunque tradotto sul piano pratico con un impegno senza precedenti verso quella che Vladimir Sergeevic Solov’ev definiva la Bogocelovecestvo, la Divinoumanità, condizione teleologica verso cui l’umanità si sta dirigendo in questa Nuova Era, quando “Dio sarà tutto in tutti” e si completerà il processo di evoluzione cosmica in corso. All’uomo “rinato” è assegnato il compito di abbracciare consapevolmente e con autentico spirito amorevole questa missione di salvezza dell’umanità e del cosmo (mai come ora minacciato dalle forze nichiliste e disgregatrici del Mondialismo e del Pensiero Unico), di reintegrazione e apocatastasi, seguendo l’esempio Luminoso del Cristo. In questa sede proponiamo un riavvicinamento progressivo e definitivo dei due polmoni sacri della Cristianità: Cattolicesimo e Ortodossia, in una rinnovata e potente forza che possa finalmente porre un argine al nichilismo imperante. Questa forza prende il nome di ”katechon”, termine che indica l'ostacolo, l'impedimento, ciò che impedisce la venuta dell'Anticristo. Chiaramente sarebbe auspicabile che questo processo si compiesse a livello dei vertici ecclesiastici, ma parallelamente e ancora più sentitamente deve compiersi nel tessuto del popolo e della società civile, mai come ora permeata da logiche dissacranti e snaturanti (propugnate come normalità).

Il taglio di questo abbraccio sacro non vorrà essere
di tipo confessionale e mistico (anche se sviluppi
circostanziati e individuali di questa propensione non
possono che essere benefici), bensì come
un’adesione, se vogliamo anche di carattere
prettamente laico, ad una matrice culturale di fondo
irrinunciabile che riporti il senso del Sacro
nell'Uomo, nella Famiglia e nella Società.

Inoltre uno sviluppo armonico di questi concetti potrebbe ricomporre le divergenze tra Scienza, Filosofia e Fede, non più viste come scisse e contrapposte, ma necessariamente saldatate nella Sophia Perennis e nel rispetto della Vita e della Natura. In Russia questa bussola culturale da almeno un decennio orienta verso il Giusto la Politica e il Popolo; è perciò ora assolutamente urgente che venga adottata in questo particolare momento storico come punto di riferimento per l'intera Europa, che ora come mai prima guarda all'Italia con incredibile attenzione.


3.   LETTERATURA COME DIFESA DALLA MENZOGNA

“Nel tempo dell'inganno universale
dire la verità è un atto rivoluzionario”
George Orwell

Le forze politiche che assediano da sempre gli organi vitali degli Stati Nazione (si veda il military-industrial complex americano, la Quinta Colonna russa o solamente il Deep State italiano di cui la RAI è solo la punta d'iceberg) hanno un grandissimo difetto: si comportano tutti esattamente alla stessa maniera, ossia mentendo al popolo. Alla luce di questa intenzione invitiamo tutti a rileggere il romanzo profetico “1984”, che profetico non è affatto visto che Orwell era cosciente di ciò che scriveva, essendo lui un iniziato nel back office dei poteri forti democratici. Sostituite il 1984 col 2018. Il Partito Unico col pensiero unico mondialista. Il Ministero dell'Amore con le ONG. Il Ministero della Verità con l'accanimento verso le fake news. E così via. Tutto torna. Ciò che ci aiuta, in Orwell, è il concetto di “psicoreato”: l'obiettivo è sempre stato quello di rendere impossibile un pensiero critico individuale. Anzi, non solo impossibile, ma anche proibito. La “psicopolizia” sono i nostri opponenti, che ormai non si dedicano più a fare politica, bensì a servire il pensiero unico e i suoi dettami imposti. Si veda a questo proposito l'atteggiamento arrogante, diffamatorio e superbo di tutti questi servi del Pensiero-Partito Unico. In un quadro così chiaro risulterà doveroso spiegare alle persone comuni che il fango con cui vengono sporcati i leader sinceramente democratici non è che menzogna e blandizia. D'altronde, Orwell è sempre stato un classico apprezzato da tutti, la sua penna convincerà le coscienze.

4.  LA SOVRASTRUTTURA METAPOLITICA DEL SUPERSOGGETTO: “LA LEGA DELLE LEGHE”

Alla luce di tutto questo impianto filosofico-culturale, appare chiaro che la situazione richiede l’individuazione politica di un Soggetto che sappia armonizzare al suo interno le diverse istanze, fare della Molteplicità un’Unità e rendere possibile e attuale il confluire dei mille dispersi rivoli populisti e sovranisti in una sola forza omogenea e organicamente strutturata. Data la complessità dell’operazione, quantunque agevolata da flussi inconsci collettivi in corso e crescenti, è anzi auspicabile che tale Soggetto politico si autoidentifichi e riconosca come Supersoggetto, colonna portante della Sovrastruttura metapolitica che deve costruire in Europa e in Eurasia (si precisa qui che andrà anche trovata una nuova ed efficace denominazione semantica per questo Nuovo Ente Geopolitico). Non c’è alcun dubbio, specialmente dopo le formidabili dichiarazioni d’intenti di Matteo Salvini durante il raduno di Pontida, che questo Supersoggetto deve essere incarnato da una “Lega delle Leghe”, contenitore ideologico e laboratorio politico-culturale a cui il Cuore Militante è pronto sin da subito a fornire contributo e supporto degno. Pare ormai chiaro che molte realtà politiche di destra stiano crescendo in consenso in ogni Stato Europeo. Ogni Nazione sta rivendicando il suo naturale e sacrosanto diritto a essere in primis Nazione, ovvero sovrana di sé stessa, e solo in ultima battuta partecipe di quella che ci viene imposta di chiamare Unione Europea. Volendo fare un doverosissimo distinguo storico e politico, ciò che la edulcorata lingua del Pensiero Unico chiama Unione Europea, non è che la Paneuropa tecnocrate e anti-democratica voluta dai poteri forti neo-oligarchici negli anni Venti. Tutto il XX secolo è stato speso nella pedissequa realizzazione di un soggetto sovranazionale che potesse espropriare le nazioni del Vecchio Continente dalla loro sovranità naturale. Il risveglio di partiti genuinamente sovranisti sta ora mettendo in difficoltà questo progetto paneuropeo secolare, al quale si dovrà fare fronte con ogni mezzo possibile. L'Unione Europea non è messa in discussione per i suoi principi nobili di pace tra i popoli, fratellanza tra etnie ben tutelate nella loro tradizione e diversità, per la possibilità di confronto tra culture o anche solo per la comodità delle frontiere aperte. Le destre europee dovranno fare fronte contro la perniciosità di organismi non eletti, studiati a tavolino per produrre crisi, nonché contro il tipo di cittadino standard che si vorrà ottenere entro poche generazioni. Le destre europee si consorzieranno sull'onda lunga della Lega italiana, perché queste destre amano tutelare i propri popoli proprio come figli. Sarà fortemente auspicabile un modello di Stato severo e disciplinante, educativo ma amorevole, tutte caratteristiche che giovano alla salute della propria popolazione-prole, ora più che mai rimasta sola di fronte al proprio destino. Lo Stato-Padre che sostengono le destre europee (ma anche lo stesso Putin, alfiere della Quarta Teoria politica alla quale vorremmo ispirarci*), è un tipo di istituzione che non produrrà mai dei cittadini-figli votati alla lascività dei costumi, al vuoto spirituale e all'oblio della precarietà. Gli Stati che educano al libertinaggio dei costumi sono Stati complici del progetto di plagio dell'umanità, un'umanità a cui tutto verrà permesso, passo dopo passo, fino a raggiungere l'abisso dell'autodistruzione.

Noi lotteremo fino in fondo contro la stupidità di un modello che vìola socialmente, antropologicamente, filosoficamente e culturalmente le fondamenta del Continente più evoluto e sacro della storia umana.

Martina Frezzotti e Pietro Fraccavento
portavoci italiani del 
Movimento Internazionale Eurasiatico


* Quarta Teoria politica di A. G. Dugin
La Quarta Teoria Politica è un autentico crocevia di passato, presente e futuro, che discute l’esaurirsi delle categorie della modernità e gli scenari a venire, teso a superare le tre teorie politiche della modernità – liberalismo, fascismo e comunismo – le quali, dopo aver infiammato il Novecento, «secolo delle ideologie» par excellence, hanno perso forza propulsiva, dimostrandosi incapaci di interpretare il nuovo. Occorrono nuove ermeneutiche, nuove prassi, nuovi metodi: sono le sfide del nostro tempo a chiedercelo. E noi dobbiamo essere alla loro altezza.